Saggio su marxismo e individualismo
L'assalto al cielo è la formula filosofica assunta dal comunismo storico 900esco, mondiale in estensione e occidentale nella genesi. Religiosa nella variante profetico-messianica e egualitaria (Gesù di Nazareth), metafisica in quella aristocratica e gerarchica (Parmenide), la secolarizzazione positivistica di questa doppia formula sembra giunta al capolinea.
Ma se l’assalto al cielo non è riuscito, la riconquista della terra sembra ancora possibile. Si tratterà di una riconquista moderna, perché il comunismo di Marx è un comunismo della modernità.
Contro l’ideologia della Fine della Storia, questo libro si sofferma analogicamente su altre « transizioni storiche ». Dalla caduta del mondo antico alla rifeudalizzazione del capitalismo medioevale, dall’utopia cinquecentesca al giacobinismo rivoluzionario, dal liberalismo ottocentesco alle contraddizioni del comunismo novecentesco, si tenta qui un’analisi comparativa di altre « fini di imperi », che non hanno mai dato ovviamente luogo a « fini della storia ».
Il paradigma di Marx, che ha fuso insieme in forma necessariamente instabile un discorso della comunità, un discorso della classe e un discorso della libera individualità, è riproposto in forma problematica come orizzonte tuttora convincente della prassi storica del comunismo. La libera individualità è esplicitamente sottolineata come il luogo della contraddizione fra integrazione capitalistica ed emancipazione comunista.
Questo libro chiude una trilogia i cui primi due volumi sono stati dedicati rispettivamente alla critica del nichilismo e alla definizione di universalismo. L’individualità è l’articolazione concreta della prima parte in negativo e della seconda in positivo.
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